martedì 20 dicembre 2016

TURSUN BEG , Bellezze di ogni dove a Costantinopoli, 1453





Di Jean-Auguste-Dominique Ingres, L’odalisque à l’eslave  1839
 Cambridge (Stati Uniti), Fogg Art Museum.









In ognuno dei palazzi della Città, che uguagliano il palazzo di Salomone, i cui piani si avvicinano alle sfere celesti e il cui tetto arriva a Saturno, dentro letti tessuti d'oro, dietro cortine tempestate di pietre preziose, (...) giacciono adolescenti greci e franchi, russi, ungheresi, cinesi, khotanesi dai morbidi capelli simile alle chiome degli idoli, amabili creature delle razze più diverse, incontri paradisiaci, giovani aristocratici che suscitano turbamento e schiavi belli come la luna,

       pronti al servizio anche se fasciati di cintura come luna nei Gemelli,

dall'alta statura e dalle guance tinte di rosa

       - crederesti che su giovane cipresso sia sbocciata una rosa -,

dalle sopracciglia arcuate

         come striature di muschio,

dal naso affilato

        come lucente spada egizia,

dalle tempie ricciute

       come la luna nello Scorpione;

fanciulli tali che la luna dei loro volti

     diceva al giorno: << Spunta, o spunterò io !>>.


E fanciulle simili a stelle, dalle natiche di rosa selvatica, dalle guance di gelsomino, dalla statura di cipresso, dal volto di sole, dalla fronte di luna, dalla naturalezza di Venere, dal temperamento di Marte, dalla maestà di Giove, dalla cintura di Orione, dalle ciglia del Sagittario, dalle chiome della Vergine, dalla figura dei Pesci, dall'incedere di pavone, dalle gote vermiglie.

      - crederesti siano rosa bianca tinta di sangue -,

dai seni rotondi

      -li crederesti  due melograne acerbe su un vassoio d'argento -,

dagli occhi languidi

      -  << il suo sguardo è ammaliatore, anzi assassino >> -,

dalle palpebre bistrate

   - crederesti sia occhio di gazzella  di Hotan -,


dalle gambe tornite

    dal polso d'argento, dalla caviglia di colomba,

dagli occhi chiari, dalla pelle tanto candida da rendere il loro viso un plenilunio, e i loro denti perle, e i loro capelli notte; e profumano di muschio, e la fronte è bombata, e l' ombelico di cristallo













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