giovedì 7 aprile 2016

VOLVER, Tornare, CARLOS GARDEL, ALFREDO LE PERA


Volver


un intramontabile tango che dal lontano 1935 fa ballare migliaia di appassionati.
Se tutti conoscono Carlos Gardel, autore della musica e suo più famoso interprete, meno conosciuto è invece Alfredo Le Pera, (1900 - 1935),  scrittore , giornalista, compositore, che scrisse numerose canzoni per Gardel.
 Morirono prematuramente insieme nell'incidente aereo di Medellin, in Colombia, il 24 giugno del 1935. ( vedi incidente aereo di Medellin )

Di Volver esistono innumerevoli versioni , più o meno fedeli.







Yo adivino el parpadeo
de las luces que a lo lejos,
van marcando mi retorno.
Son las mismas que alumbraron,
con sus pálidos reflejos,
hondas horas de dolor.
Y aunque no quise el regreso,
siempre se vuelve al primer amor.
La quieta calle donde el eco dijo:
"Tuya es su vida, tuyo es su querer",
bajo el burlón mirar de las estrellas
que con indiferencia hoy me ven volver.

Volver,
con la frente marchita,
las nieves del tiempo
platearon mi sien.
Sentir, que es un soplo la vida,
que veinte años no es nada,
que febril la mirada
errante en las sombras
te busca y te nombra.
Vivir,
con el alma aferrada
a un dulce recuerdo,
que lloro otra vez.

Tengo miedo del encuentro
con el pasado que vuelve
a enfrentarse con mi vida.
Tengo miedo de las noches
que, pobladas de recuerdos,
encadenen mi soñar.
Pero el viajero que huye,
tarde o temprano detiene su andar.
Y aunque el olvido que todo destruye,
haya matado mi vieja ilusión,
guarda escondida una esperanza humilde,
que es toda la fortuna de mi corazón.







Ritornare
Io indovino lo sbattere delle palpebre
delle luci che in lontananza
sottolineano il mio ritorno…
sono le stesse che illumirarono
con il loro pallidi riflessi
ore profonde di dolore…
E anche se non ho voluto il ritorno
sempre si ritorna al primo amore…
La strada vecchia dove l’eco disse
tua è la sua vita, tuo è il suo amare,
sotto lo sguardo beffardo delle stelle
che con indifferenza oggi mi vedono ritornare…
Ritornare…con la fronte appassita,
le nevi del tempo resero argentee la mia tempia…
Sentire…che è un attimo la vita,
che 20 anni non sono niente
che febbrile lo sguardo, errante nelle ombre,
ti cerca e ti nomina
Vivere…con l’anima aggrappata
a un dolce ricordo
che piango un’altra volta…
Ho paura dell’incontro
con il passato che ritorna
ad affrontare la mia vita…
Ho paura delle notti
che popolate di ricordi
incatenano il mio sognare…
Però il viaggiatore che fugge
prima o poi arresta il suo andare…
E anche se il dimenticare, che tutto distrugge,
avesse ucciso la mia vecchia illusione,
guardo nascosta una speranza umile
che è tutta la fortuna del mio cuore.
Ritornare…con la fronte appassita,
le nevi del tempo che argentarono la mia tempia…
Sentire…che è un attimo la vita,
che 20 anni non sono niente
che febbrile lo sguardo, errante nelle ombre,
ti cerca e ti nomina
Vivere…con l’anima aggrappata
a un dolce ricordo

che piango un’altra volta…





Una particolarissima versione " flamenca" dall' omonimo film di Pedro Almodovar:







Aquì un link muy precioso http://www.todotango.com/musica/

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