venerdì 30 gennaio 2015

Jorge Luis Borges, La Lluvia, trad. Livio Bacchi Wilcock.


Bruscamente la tarde se ha aclarado
Porque ya cae la lluvia minuciosa.
Cae o cayó. La lluvia es una cosa
Que sin duda sucede en el pasado.

Quien la oye caer ha recobrado
El tiempo en que la suerte venturosa
Le reveló una flor llamada rosa
Y el curioso color del colorado.

Esta lluvia que ciega los cristales
Alegrará en perdidos arrabales
Las negras uvas de una parra en cierto

Patio que ya no existe. La mojada
Tarde me trae la voz, la voz deseada,
De mi padre que vuelve y que no ha muerto.




Bruscamente la sera si è schiarita
perché già cade la pioggia minuziosa.
cade o è caduta. la pioggia è una cosa
che senza dubbio succede nel passato.

chi la sente cadere ha recuperato
il tempo in cui la sorte fortunata
gli rivelò un fiore chiamato rosa
e lo strano colore del rosso.

questa pioggia che acceca i vetri
rallegrerà in sperdute periferie
le nere uve di una pergola in un

patio che non esiste più. la bagnata
sera mi porta la voce, la voce desiderata,
di mio padre che ritorna e che non è morto.





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