domenica 11 agosto 2013

Da GREEEK PASSAGES di Peter Riley, Argolide 2003




The narrow shore behind Lerna, barely room to walk between the sea and the tall fences of the orange groves / Cloudy day on the stones / and suffering shall cease / and we all return to a pre-Aurignacian repletion / end all this / advance, torment. // There is no path, it ends / squeezed between land and sea / a dark town across the bay / clumps of giant fennel, used in ancient
times for carrying fire, the pith inflammable and long burning, we trust it and it / ends and we turn back, one by one it ends. / Roy Fisher * hears me, up in the northern hills / and turns to pat / the dog that died.


Lerna shore / Panoramio




La stretta spiaggia dietro Lerna, spazio a malapena per camminare tra il mare e gli alti recinti degli aranceti /  Giorno nuvoloso sugli scogli / ed il dolore avrà fine / e tutti noi torneremo ad una sazietà pre- Aurignaziana / termine di tutto questo / progresso, tormento.// Non c'è sentiero, qui termina, stretto tra terra e mare / una città oscura oltre la baia / cespugli di finocchio gigante, usati nei tempi antichi per trasportare il fuoco,  la polpa infiammabile e che brucia a lungo, noi lo  crediamo e / qui termina  e torniamo indietro, uno alla volta qui termina. /  Roy Fisher mi sente, sulle colline a nord / e si volta per accarezzare / il cane che è morto.


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Roy Fischer




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