sabato 23 febbraio 2013

Richard Blanco, LOOKING FOR THE GULF MOTEL


Il poeta Richard Blanco ha partecipato ai festeggiamenti per la rielezione di Obama leggendo la sua poesia  ONE TODAY. E' il primo poeta di origine latina, ed apertamente gay, a partecipare a questo tipo di cerimonia ufficiale

Looking for the Gulf Motel







Non dovrebbe esserci qui nulla che io non ricordi

Il Gulf Motel con i suoi lampioni a forma di sirena
ed il timone di legno nella hall dovrebbe ancora
spuntare fuori dalla sabbia come la decorazione di una torta.
Io e mio fratello dovremmo ancora fingere di
non conoscere i nostri genitori, che ci imbarazzano
mentre fanno rotolare dietro la reception
il carrello pieno delle nostre valigie logorate, due dozzine
di pagnotte di pane cubano, e borse marroni piene zeppe
di manghi da bastare per l'intera settimana,
la nostra caffettiera, la pentola a pressione - e
l' arrosto di maiale che appesta di aglio tutta la hall.
E tutto questo perchè non ci possiamo permettere di pranzare fuori,
neanche in vacanza, solo due ore  dalla nostra casa
di Miami, ma abbastanza lontano da emozionarmi
per le sabbie più candide della costa ovest della Florida,
dove io dovrei guardare ancora per la prima volta
il sole che tramonta invece di vederlo spuntare sopra l'oceano.

Non dovrebbe esserci niente qui che io non ricordi

Mia madre dovrebbe essere ancora nel cucinotto
del Gulf Motel con i sandali  di Kmart
che scricchiolano sul linoleum, ancora  magnifica
nel suo costume blu e con gli orecchini d'ambra
mentre rimescola una pentola di arroz con pollo
ed aggiunge un pizzico di aglio e di salsa di
 pomodoro.  Mio padre dovrebbe ancora essere avvolto
nell'accappatoio di spugna, mentre fa tintinnare
un bicchiere di whiskey ambrato nel tramonto al Gulf Motel,
e ci guarda mentre ci tuffiamo  nella piscina, due ragazzi che
non vedrà mai crescere e diventare  uomini che saranno
                                                    orgogliosi di lui.

Io e mio fratello dovremmo ancora giocare a Parcheesi, (*)
e mio padre dovrebbe essere ancora vivo, mentre danza
 lentamente con mia madre sul balconcino
del Gulf Motel, niente musica, solo le onde
a battere il tempo, una canzone che solo loro possono ascoltare
diecimila notti fa nella loro vita a Cuba.
Il viso di mia madre dovrebbe ancora appoggiarsi
sul petto nudo di mio padre come la luna si appoggia sul mare,
le stelle dovrebbero ancora fare un carosello intorno a loro.

Non  dovrebbe esserci niente qui che io non ricordi...

Mio fratello dovrebbe avere ancora tredici anni, e bere
di nascosto il rum nel bagno, e scolpire donne nude
con la sabbie. Io dovrei avere ancora otto anni
ed essere sbalordito dalle conchiglie e da quanti secondi
posso trattenere il respiro sott'acqua - ma non è così.
Io ho trentotto anni, e guido per Collier Boulevard,
in cerca del Gulf Motel, in cerca di tutto quello
che dovrebbe ancora esserci, ma non c'è. Vorrei incolpare
i condomini, e le loro ombre che sciupano la spiaggia
e il mio passato, e vorrei scacciare i ricconi
con le loro ville pacchiane e i loro yacht, io vorrei
far tornare i campi da golf  foreste di mangrovia,
vorrei ritrovare il Gulf Motel precisamente com'era
e fingere per un istante, che quel che è perduto non è perduto.


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(*) Parcheesi










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