domenica 2 settembre 2012

Ciao ragazzi, son tornata!


In vacanza ho cominciato a leggere "Uno, nessuno e centomila" di Luigi Pirandello. Però non l'ho finito. Però parla di Vitangelo Moscarda che cade in una crisi devastante che lo porterà alla follia perchè, un bel giorno, scopre che l'immagine che egli aveva di se stesso non corrispondeva a quella che gli altri avevano di lui.
- Embè? - direte voi. - Questo lo sanno tutti!
E però, a ben pensarci, forse è meglio non pensarci, per non finire nel gorgo che inghiotte il povero "Gengè".

Che fai? - mia moglie mi domandò, vedendomi insolitamente indugiare davanti allo specchio.
- Niente, - le risposi, - mi guardo qua, dentro il naso, in questa narice. Premendo, avverto un certo dolorino.
Mia moglie sorrise e disse:
- Credevo ti guardassi da che parte ti pende.
Mi voltai come un cane a cui qualcuno avesse pestato la coda:
- Mi pende? A me? Il naso?
E mia moglie, placidamente:- Ma sì, caro. Guàrdatelo bene, ti pende verso destra.

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