venerdì 28 settembre 2012

LATE SEPTEMBER, Charles Simic, trad. A. Panciroli


LATE SEPTEMBER

Fine Settembre


Dalla strada che costeggia il mare arriva
il camioncino della posta e porta una sola lettera.
Alla fine  di un lungo molo
un gabbiano annoiato solleva  di tanto in tanto
una zampa e dimentica di posarla.
C'è  nell'aria una minaccia
di tragedia in arrivo.

L' altra notte ti è sembrato di sentire
 la televisione nella casa a fianco
Eri sicuro che stessero raccontando
 qualche nuovo orrore,
allora sei uscito per  scoprirlo.
Scalzo,  mezzo nudo
Era solo il rumore del mare ormai stanco
dopo così tante  vite
di fingere di scappare in qualche posto
e di non arrivare mai  da nessuna parte.

Stamattina, sembra domenica,
il cielo ha fatto il suo dovere
non proietta  ombre sul marciapiede
o sulla fila di cottage sulla spiaggia,
frammezzo una chiesetta
una dozzina di tombe grigie  attorno,
come se anche loro  rabbrividissero.




Photographer: Ian Britton FreeFoto.com

giovedì 27 settembre 2012

CUSTOMER CARE by Jago




CUSTOMER CARE



Vendiamo tecnologia del mercato del

Customer Care


in ambiente Cloud Computing


soprattutto 


nella filiera del' e-commerce








lunedì 24 settembre 2012


Aphrodisia 
by Richard Hoffman

Love's language is hyperbole, but whispered,
sibilant similes and promises sotto voce.
It's easy to imagine you've misheard,

the form and the content clash, create this weird
distortion like an echo or a tape delay.
Love's language is hyperbole, but whispered.

On which do you place emphasis: The words?
Or the breath? The farfetched or the foreplay?
It's easy to imagine you've misheard

when objectivity has disappeared
and your lover is getting further carried away.
Love's language is hyperbole but whispered

vows? It's hard to take him at his word,
or hers: Speak up! Proclaim! you want to say.
It's easy to imagine you've misheard,

hard to admit one sharp as you is stirred.
You need to back off, cool down, act blasé.
Love's language is hyperbole, but whispered.
It's easy to imagine you've misheard.

Aphrodisia
by Richard Hoffman
Traduzione di Ipazia

Il linguaggio amoroso è iperbole, ma sussurrato
similitudini sibilanti e promesse sotto voce*
E' facile immaginare che tu abbia frainteso,

la forma e il contenuto cozzano, creano questo strano
malinteso come un'eco o il ritardo di un nastro.
Il linguaggio amoroso è iperbole, ma sussurrato.

Su cosa poni l'enfasi? Sulle parole?
Sul respiro? Sul dopo o sui preliminari?
E' facile immaginare che tu abbia frainteso,

qaundo l'oggettività è scomparsa
e il tuo amore sta per sparire per sempre.
Il linguaggio amoroso è iperbole, o sussurrati

voti? E' difficile fare mantenere la parola:
Parla! Proclama! tu vorresti dire.
E' facile immaginare che tu abbia frainteso,

difficile ammettere che un duro come te sia fuso.
Hai bisogno di arretrare, calmarti, annoiarti.
Il linguaggio amoroso è iperbole, ma sussurrato.
E' facile immaginare che tu abbia frainteso.

* in italiano nel testo originale

mercoledì 19 settembre 2012

NESSUNO SCRIVE AL COLONNELLO ED A ME




così oggi mi sento, con un  gallo in
 braccio,seduto
 su una
sedia sfondata, un inutile ombrello  a fianco...

una risposta, un gesto.

sabato 15 settembre 2012

THE FORTUNE TELLER by Nizzar Qabbani, LA CARTOMANTE trad. dall'inglese di A.Panciroli









قارئـــة الفنجـــاننزار قباني - قصائد متوحشة




Seduta al tavolino, negli occhi il  terrore
mentre vede nei Tarocchi la carta rovesciata
                                                       dell' Amore
Disse: " non esser triste, figlio mio
sei destinato ad amare"
Figlio mio, è un martire
chi sacrifica se stesso per l'amata.


A lungo ho studiato l'arte di predire il futuro
mai ho visto visto  carte simili alla tue
a lungo ho studiato l'arte di predire il futuro
mai ho visto un dolore simile al tuo
Sei predestinato a navigare per sempre
senza meta, per il mare dell 'amore
la tua vita  per sempre destinata
ad essere un libro di lacrime
tu prigioniero tra acqua e  fuoco.

A dispetto di tutte le tue pene
a dispetto della tristezza
che sarà con noi giorno e notte
a dispetto del vento
a dispetto della pioggia
e dell' uragano
questo è l'amore, figlio mio

Che sarà per sempre il migliore dei fati
c'è una donna nella tua vita, figlio mio
dagli occhi così belli
gloria a Dio
La sua bocca ed il suo sorriso
sono pieni di rose e melodie
e della sua  voglia di vivere zingara e selvaggia

Viaggia per il mondo

La donna che ami
potrebbe essere il tuo intero mondo
ma il tuo cielo sarà pieno di pioggia
la tua strada chiusa, chiusa, figlio mio
La tua amata, figlio mio, dorme
in un palazzo guardata a vista
colui che si avvicinerà alle mura del suo giardino
colui che entrerà nella sua stanza
colui che le proporrà
o solo cercherà di sfiorare le sue trecce
la perderà, figlio mio, la perderà...

La cercherai dovunque, figlio mio,
chiederai di lei alle onde del mare
chiederai a tutte le coste di tutti i mari
traverserai tuttì gli oceani
e le tue lacrime scorrerano come un fiume
e giunto alla fine della vita
scoprirai che fin  da allora la tua amata
non ha patria, non ha casa, non ha una via.
Hai inseguito solo una esile traccia di fumo
come è difficile, figlio mio
amare una donna
che non ha neanche una patria, neanche una casa.









She sat with fear in her eyes
Contemplating the upturned cup
She said "Do not be sad, my son
You are destined to fall in love"
My son, Who sacrifices himself for his beloved,
Is a martyr

For long have I studied fortune-telling
But never have I read a cup similar to yours
For long have I studied fortune-telling
But never have I seen sorrows similar to yours
You are predestined to sail forever
Sail-less, on the sea of love
Your life is forever destined
To be a book of tears
And be imprisoned
Between water and fire

But despite all its pains,
Despite the sadness
That is with us day and night
Despite the wind
The rainy weather
And the cyclone
It is love, my son

That will be forever the best of fates
There is a woman in your life, my son
Her eyes are so beautiful
Glory to God
Her mouth and her laughter
Are full of roses and melodies
And her gypsy and crazy love of life

Travels the world

The woman you love
May be your whole world
But your sky will be rain-filled
Your road blocked, blocked, my son
Your beloved, my son, is sleeping
In a guarded palace
He who approaches her garden wall
Who enters her room
And who proposes to her
Or tries to unite her plaits
Will cause her to be lost, my son...lost

You will seek her everywhere, my son
You will ask the waves of the sea about her
You will ask the shores of the seas
You will travel the oceans
And your tears will flow like a river
And at the close of your life
You will find that since your beloved
Has no land, no home, no address
You have been pursuing only a trace of smoke
How difficult it is, my son
To love a woman
Who has neither land, nor home.

Malgrado le mie ricerche non sono riuscito a reperire il nome del traduttore dall' arabo in inglese.


martedì 11 settembre 2012

Per Jago malato











A Jago si ruppe l'anulare
colpa del cane Duck, pare
ed ora è a casa a cercare d'imparare
come può fare

se stesso a non annoiare
tutti noi siam qui ad aspettare
che Jago, coi suoi post, ci insegni ad osare.
E, per favore, non farti più strattonare!




l'affettuoso cane Duck...!

sabato 8 settembre 2012

Lovers in Samarkand by Hamid Ismailov, Translated from Uzbek by Hamid Ismailov and by Richard McKane, trad. dall' inglese A.Panciroli

Prefazione di CARLA NATALI

Difficile pensare la poesia di Hamid in una strada, se pure caotica, di una Roma o di qualche altra capitale Europea, anche se ignoriamo i riferimenti dei nomi e dei luoghi e quanto alla vecchia canzone cui l'autore pensa e non abbiamo modo di conoscere, non ne esiste una per ogni città.
Se poi vogliamo dar credito a José Saramago quando asserisce che il poeta stesso scrivendo una poesia ne è il primo traduttore (di una realtà, d'un sogno o di una emozione), possiamo immaginare quanto sia difficile, ma anche esaltante, il lavoro di chi ci propone dei testi mai letti prima.
Quanto a AMANTI IN SAMARCANDA, trovo sia un testo dall'atmosfera soffice e sognante. Non si rivolge a nessuno, è piuttosto un testo del ricordo o del rimpianto. Forse l'amante è proprio Samarcanda stessa, città miraggio e mito per noi occidentali e, sempre per quel motivo, l'apparizione della donna è fugace e marginale rispetto alla totalità dei versi.
Non trovo raffronti con la mia esperienza di poesie, solo un mondo su cui affacciarsi e desiderare – forse – di vivere, di nascondersi...








"Come la ruota di un carretto che non fretta di andarsene ..."
Courtesy of Hamid  Ismailov



Hamid Ismailov (1954, Kyrgyzstan) è uno scrittore e giornalista  Uzbeko che ha dovuto lasciare lo Uzbekistan in 1992 per l' Inghilterra, dove ora lavora per il BBC World Service.  Le sue opere sono ancora al bando in Uzbekistan.
Ha pubblicato molti libri anche in russo, francese, tedesco, turco. Tra questi alcuni libri di poesie: Sad, Pustynya, e poesia visuale : Post Faustum, Kniga Otsutstvi, e romanzi come Le Vagabond Flamboyant, Hostage to Celestial Turks, The road to death is bigger than death, e molti  altri.
Il romanzo The Railway ,scritto poco prima di essere costretto ad abbandonare il suo paese, è stato tradotto in inglese da Robert Chandler. Un altro romanzo A poet and Bin Laden, tradotto da Andrew Bromfield è stato pubblicato nel settembre 2012.  ( fonte Wikipedia)




GLI AMANTI DI SAMARCANDA

( in questa poesia zampilla una vecchia canzone )


 Quasi le undici, prima del mezzogiorno,
nel bazar vicino a Boltabay  con i suoi annessi
altoparlanti, il sole ci riscalda appena.
Come la ruota di un carretto  che non ha fretta di andarsene per la strada di Ibodullah lo zingaro,
il tamburello, e dopo questo i cimbali,
i flauti ed il violino,
i cavalli, le selle e le briglie, poi una bellezza  in palanchino
ed una voce che da sotto il velo sussurra...

Respiri nell' aria rovente,
i polmoni pieni dell'aria del flauto,
il lento sferragliare del treno, il naso
ti inizia a prudere per la polvere - il rumore metallico delle ruote
                                             ti segue
o forse è il tamburello, oppure nell'aria immota è il tuo cuore che  prima di fermarsi
fa un toc sordo  e

" Vieni  , vieni da  me , i tuoi  capelli ricci come serpenti , i tuoi occhi bistrati"


Okhun il fornaio accende il forno d'argilla per il pane
                                                        di mezzogiorno
Temur il fabbro   forgia la sua ascia sull'incudine.
Il sole  nell' aria si muove pigramente
finalmente è allo  zenith , e l' ombra via via diventa più corta
così che può nascondersi non sapendo  dove trovare un posto in questa follia.
Sotim il cieco affila il suo coltello
e  nell' ombra scintille  gli sprizzano dalle  mani

Mentre io interrogo il mondo un foglio dopo un altro.

Finalmente la melodia è scritta e la musica si propaga.
Colpisce lo zenith e con un suono, toc,si scontra con il sole,
orfano, di cui nessuno sente il  bisogno, e sembra comprendere
tutta questa inutilità.
Se una nuvola  va poi certo non torna.
La musica per un attimo cala dalle montagne dove
il sole rabbioso, che già ingiallisce poichè batte e ribatte contro il cielo,
e la luna passeggiano per la volta celeste..

La musica è come una fornaia, che a mezzogiorno
se ne sta con l'uomo della casa da tè, Katam il Rosso, lei ha lasciato  il marito,
Sobir la guida,  che è partito  per un lungo viaggio,
e raccoglie le sue gonne , se ne va in fretta dai vicini.

Non c'è nessuno che innaffi le  roventi strade polverose
per dare un po' di respiro alla città.


***   ***   ***

La versione in inglese su http://wordswithoutborders.org/article/lovers-in-samarkand

Blog di Hamid Ismailov : http://www.bbc.co.uk/blogs/worldservice/writerinresidence/hamid_ismailov/

Sito WEB :                      http://www.hamidismailov.com/


Hamid Ismailov























                                 





domenica 2 settembre 2012

Ciao ragazzi, son tornata!


In vacanza ho cominciato a leggere "Uno, nessuno e centomila" di Luigi Pirandello. Però non l'ho finito. Però parla di Vitangelo Moscarda che cade in una crisi devastante che lo porterà alla follia perchè, un bel giorno, scopre che l'immagine che egli aveva di se stesso non corrispondeva a quella che gli altri avevano di lui.
- Embè? - direte voi. - Questo lo sanno tutti!
E però, a ben pensarci, forse è meglio non pensarci, per non finire nel gorgo che inghiotte il povero "Gengè".

Che fai? - mia moglie mi domandò, vedendomi insolitamente indugiare davanti allo specchio.
- Niente, - le risposi, - mi guardo qua, dentro il naso, in questa narice. Premendo, avverto un certo dolorino.
Mia moglie sorrise e disse:
- Credevo ti guardassi da che parte ti pende.
Mi voltai come un cane a cui qualcuno avesse pestato la coda:
- Mi pende? A me? Il naso?
E mia moglie, placidamente:- Ma sì, caro. Guàrdatelo bene, ti pende verso destra.

sabato 1 settembre 2012

UNA POESIA DI KARL MARX? da Tutto è Poesia ma la Poesia è Tutto?

 - Gesù Cristo è il libero scambio, il libero scambio è Gesù Cristo!-
                                                                    
                                                                      Robert Browning



Designare col nome di fraternità universale
lo sfruttamento giunto al suo stadio internazionale
è un'idea che poteva avere origine solo in seno alla
 borghesia
 Il sistema del libero scambio è distruttivo
 Esso dissolve le antiche nazionalità
e spinge all'estremo l'antagonismo
 fra la borghesia e il proletariato

E' solamente in questo senso rivoluzionario, signori
che io voto in favore del libero scambio.



KARL MARX