sabato 31 marzo 2012

Les Dés Sont Pipés, I Dadi Sono Truccati"

Allez! Allez!
Les dés sont pipés Les dés sont pipés Les dés sont pipés
I dadi, i vostri, sono truccati, truccati, bari
 i dadi sono truccati Non giocheremo più al
vostro
gioco, al massacro

Proletarier aller Länder, vereinigt euch!

PROLETARI DI TUTTO IL MONDO, UNITEVI

ma si sono uniti i Capitalisti, hanno compreso il gioco ed hanno
truccato i dadi
e sono tutti contro la violenza
Duemilioniduecentomilamortisullavoronelmondo,ogni anno, ogni anno
Trecentotrentasettemilionidiinfortunisullavoronelmondo, ogni anno, ogni anno
Moltitudine corrotta di zoppi storpi ciechi castrati bruciati impazziti esiliati

ma proteggiamo professori politici manager
assessori
non è che poi ultimamente ne muoiano molti per fortuna
di storpi neanche a parlarne


E poi  cosa risaputa siamo tutti contro la violenza.

Se un lavoratore muore, è normale, doveva accadere
Se un lavoratore muore
Se un lavoratore muore
Se un lavoratore muore
Se un lavoratore muore.






Allez! Allez!

Les dés sont pipés Les dés sont pipés Les dés sont pipés

I dadi sono truccati - truccati - truccati




Per Nurum Islam Mintu, 35 anni
morto bruciato il 30 dicembre 2009
dopo giorni di atroci dolori





http://www.globallabourrights.org/Come e perchè è morto ...

http://www.flickr.com/photos/nlcnet/tags/dangerous/page2/


http://www.globallabourrights.org/


giovedì 29 marzo 2012

Les Dés Sont Pipés, I Dadi Sono Truccati"



" L' orda degli insoddisfatti, che si illudeva di essere invincibile trincerandosi dietro le vecchie linee della divisione del lavoro, si vide così attaccata di fianco ... Dovettero arrendersi a discrezione... il capitale , forzando la scienza a servirlo, costringe sempre alla docilità la mano ribelle del lavoro ( Andrew Ure, Philosophy of Manufactures, citato da Karl Marx nel Capitale, Libro Primo, parte II,  pag.481, Editori Riuniti ,  Roma, 1977.



Se Marco Biagi non fosse stato ucciso dalle Brigate Rosse chissà cosa penserebbe delle attuali condizioni del mercato del lavoro per giovani e meno giovani, precari, sfruttati, mal pagati.

In un articolo dell' Avvenire del  4/10/2001 ecco le sue speranze . Più Occupati, Meno Precari
 Purtroppo sappiamo come è andata a finire...

Andiamo verso una maggiore precarietà del lavoro?  Assolutamente no. Il nostro obiettivo è di alzare il grado di occupabilità e adattabilità. Non vogliamo ridurre le garanzie dei lavoratori per favorire la crescita economica... Il Libro Bianco ha una ispirazione sociale, non vuole affermare  criteri liberistici...  


Da  Libero 29/3/12
 Ma la  numero uno della Cgil Susanna Camusso, evidentemente, considera le difficolta del mondo del lavoro italiano come la conseguenza di peculiari e nostrane politiche. Che, dice, hanno la loro radice nel Libro bianco che il giuslavorista Marco Biagi scrisse ormai dieci anni fa. E per il quale, o anche per il quale, venne ucciso dalle Brigate rosse nel 2002.  "Pensai allora - spiega la Camusso a proposito del Libro bianco - e lo pensammo tutti che avrebbe dato il via a una stagione di incertezza e devo dire che dieci anni dopo avevamo ragione".  Intervenendo alla registrazione della puntata di 'La storia siamo noi', 'Marco Biagi: chi tocca muore", in onda stasera alle 21 su Rai 2, Camusso ha aggiunto: "La somma e la moltiplicazione della possibilità d'ingresso, contenute nel libro, significavano percorsi meno coerenti".




Ah, già, è vero, tutti gli economisti allora dicevano che la flessibilità del lavoro e dei lavoratori avrebbe fatto bene , benissimo, all' Italia.
Bè, allora, che c'è?
  Si sono sbagliati, adesso riaggiustano tutto loro.


Prima la flessibilità in entrata, poi la flessibilità in uscita. 
All' inizio fa un po' male, poi ci si abitua.



martedì 27 marzo 2012

dare piena attuazione al diritto all'obiezione di coscienza in campo medico e paramedico

  (AGENPARL) - Roma, 20 marzo 2012

"Mozione bipartisan alla Camera "per dare piena attuazione al diritto all'obiezione di coscienza in campo medico e paramedico e garantire la sua completa fruizione senza alcuna discriminazione o penalizzazione, in linea con l'invito del Consiglio d'Europa". L'iniziativa dei deputati Volontè, Fioroni, Roccella, Polledri, Buttiglione, Binetti, Capitanio Santolini, Calgaro, Di Virgilio e Mantovano mira a tutelare l'obiezione di coscienza non solo di coloro che sono impegnati a vario titolo nelle strutture ospedaliere, ma anche quella dei farmacisti. "Il diritto all'obiezione di coscienza - si legge nella mozione - non può essere in nessun modo 'bilanciato' con altri inesistenti diritti e rappresenta il simbolo, oltre che il diritto umano, della libertà nei confronti degli Stati e delle decisioni ingiuste". E' quanto si legge in una nota dell'Udc.




Preso paro paro dal blog di Luca  http://www.alterlucas.com/  ( la traduzione, libera, è mia)

Ragazzi, quelli di destra sono veramente strani,no? Sono tutti in favore di coloro che non sono nati. Farebbero qualsiasi cosa per coloro che devono ancora nascere. Però una volta nati, sono cazzi vostri.

 I reazionari anti aborto sono ossessionati dal feto dal momento del concepimento fino al nono mese.  Dopo, non ne vogliono sapere più niente. Non ne vogliono neanche sentir parlare. Niente di niente. Nessuna cura neonatale, niente asili nido, nessun aiuto , niente mense scolastiche, nessun buono alimentare, niente welfare, un bel cazzo di niente. Se devi ancora nascere va tutto bene; se  però devi andare all' asilo, vattene pure a fanculo!

sabato 24 marzo 2012

Quando Scalfari era contro la modifica dell' articolo 18...

d
C'è una sola riforma (è vero governatore Fazio?) che non costa assolutamente niente ed è quella dell'articolo 18. Quella brucerà soltanto sulla pelle dei lavoratori colpiti. E in fondo in fondo di loro chi se ne frega?   da Repubblica, era solo qualche secolo fa...




http://www.repubblica.it/online/politica/manifestazionedue/scalfari/scalfari.html



ERA difficile contarli, i manifestanti di ieri, il mare di bandiere agitate dal vento, le età diverse di quegli uomini e di quelle donne, di quei ragazzi, i loro volti, una moltitudine di volti, di lavoratori, di studenti, di impiegati, di militanti sindacali e politici. Due milioni? Tre milioni? Tutta l'area del Circo Massimo, Porta Capena, l'Archeologica, il Colosseo, le vie fino a Santa Maria Maggiore, l'Ostiense, le pendici del Colle Oppio, un mare di folla.



Martedì intanto il presidente del Consiglio incontrerà di nuovo le parti sociali "per parlare di tutto" ribadendo però che sull'articolo 18 il governo non cederà di un millimetro. Come mai tanta rigidità? Dicono gli esperti: perché è diventata una questione simbolo, perché si deve pagare la cambiale alla Confindustria e questa è la prima rata, perché nel governo adesso volano i falchi.

Sarà certamente così, ma di ragione ce n'è anche un'altra assai più corposa: tutte le altre misure proposte dal professor Biagi e dagli altri consulenti del governo costano soldi, molti soldi. La sola decontribuzione costa 6 mila miliardi di euro; il salario sociale varrebbe a dir poco 40 mila miliardi di vecchie lire e così via. E chi glieli dà questi soldi al povero Tremonti che è anche in ritardo con la diminuzione delle tasse che stanno anzi addirittura aumentando? C'è una sola riforma (è vero governatore Fazio?) che non costa assolutamente niente ed è quella dell'articolo 18. Quella brucerà soltanto sulla pelle dei lavoratori colpiti. E in fondo in fondo di loro chi se ne frega?

(24 marzo 2002)


venerdì 23 marzo 2012

Lo avreste mai detto che questa è una canzone degli Abba? Does it seem to you a song by Abba?

Like an angel passing through my room

Long awaited darkness falls
Casting shadows on the walls
In the twilight hour I am alone
Sitting near the fireplace, dying embers warm my face
In this peaceful solitude
All the outside world subdued
Everything comes back to me again
In the gloom
Like an angel passing through my room

Half awake and half in dreams
Seeing long forgotten scenes
So the present runs into the past
Now and then become entwined, playing games within my mind
Like the embers as they die
Love was one prolonged good-bye
And it all comes back to me tonight
In the gloom
Like an angel passing through my room

I close my eyes
And my twilight images go by
All too soon
Like an angel passing through my room

Come un angelo che passa nella mia stanza

A lungo atteso scende il buio
Proiettando ombre sul muro
Nell'ora del crepuscolo sono solo
Seduto vicino al fuoco mentre braci morenti riscaldano il mio volto
In questa serena solitudine
Tutto il mondo di fuori scompare
Ogni cosa mi torna alla mente
Nella penombra
Come un angelo che passa nella mia stanza

Un po' sveglio ed un po' in sogno
Vedendo scene credute dimenticate
Così il presente si tuffa nel passato
Qui e là intrecciandosi, ingannando la mia mente
Come le braci mentre muoiono
L'amore era un solo prolungato addio
E tutto torna alla mia mente stanotte
Nella penombra
Come un angelo che passa nella mia stanza

Io chiudo gli occhi
E le mie immagini del crepuscolo scompaiono
Troppo presto
Come un angelo che passa nella mia stanza

Traduzione di Ipazia



sabato 17 marzo 2012

DESERT, The Diary of Beirut Under Siege,1982, ALI AHMAD SAID ASBAR ALI AHMAD SA'ID ESBER , ( ADONIS)

 في صحراء



Rachid Korachi /  hymne a beirut







                 Desert by Adonis : english translation by  Khaled Mattawa, The Poetry Foundation
 
                                                                                    traduzione dall' inglese Alessandro Pancirolli 



Poeta siriano-libanese, critico letterario, traduttore e redattore, una figura di grande influenza nella poesia e letteratura araba contemporanea. Nel suo lavoro Adonis fonde una profonda conoscenza della poesia classica araba ed espressione rivoluzionaria, moderna. Come gran parte di scrittori mediorentali, Adonis ha esplorato il dolore dell'esilio - "Scrivo in una lingua che mi esilia,"...



Adonis , 'Ali Ahmad Sa'id ad Al Qassabin,



 Adonis nato 'Ali Ahmad Sa'id ad Al Qassabin, presso la città di Latakia, in Siria. Suo padre era un contadino ed imam; morì nel 1952. Il maestro del villaggio gli insegnò a leggere e scrivere ma non frequentò la scuola, o vide un'automobile o sentito una radio fino all'età di dodici anni. Da suo padre, una figura che influenzò molto la sua vita, ricevette un'educazione tradizionale islamica. Nel 1944 Adonis entrò al French Lycée a Tartus, e si diplomò nel 1950. In quello stesso anno pubblicò la sua prima raccolta di versi, Dalila. Adonis studiò legge e filosofia all'Università Siriana di Damasco, e prestò servizio nell'esercito per due anni. Perseguitato per le sue idee politiche, Adonis trascorse parte del servizio militare in prigione. Dopo aver lasciato il suo paese natio nel 1956, Adonis si stabilì insieme alla moglie, il critico letterario Khalida Sa'id, in Libano, diventando cittadino libanese



في صحراء




The cities dissolve, and the earth is a cart loaded with dust
Only poetry knows how to pair itself to this space.


Le città si dissolvono, e la Terra è un carretto carico di polvere.
Soltanto la poesia sa come associare se stessa a questo luogo.

Nessuna strada conduce a questa casa, a questo assedio,
e la sua casa è un cimitero.
                                   In lontananza, sopra la casa
                                   una luna perplessa penzola
                                   da fili di polvere.

Io dissi: è questa la strada per casa mia, lui disse: No
                 tu non puoi passare, e mi puntò contro il fucile.
Molto bene allora, gli amici e le loro  case
                       di tutta Beirut sono  miei compagni.

Strada di sangue, adesso -
             Il sangue di cui parlava un ragazzo
              sussurrò ai suoi amici:
                              nulla resta nel cielo ora
                              tranne buchi che chiamiamo "stelle".


The city’s voice was too tender, even the winds
would not tune its strings—
The city’s face beamed
like a child arranging his dreams for nightfall
bidding the morning to sit beside him on his chair.



La voce della città era troppo dolce, anche i venti
non avrebbero intonato le sue corde -
Il volto della città sorrideva raggiante
come un bambino che prepara i suoi sogni  al calar della sera
aspettando che il mattino gli si sieda accanto.

Hanno trovato alcune persone in dei sacchi
           una persona                                                          senza testa
           una persona                                                          senza mani, o lingua
           una persona                                                          sgozzata
          e gli altri non hanno più forma nè nomi.
                              - Siete pazzi? Vi prego
                                                        non scrivete queste cose.
Una pagina in un libro
bombe che vi si specchiano dentro
profezie e proverbi di polvere vi si specchiano dentro
chiostri che vi si specchiano anch' essi, un tappeto fatto di un alfabeto
                         sciolto nodo per nodo
cade sul volto della città, sfuggendo agli aghi del ricordo.
Un assassinio nell' aria della città, nuotando tra la sua ferita -
la ferita è un crollo
che tremava a sentire il suo nome - l' emorragia del suo nome
e tutto ciò che ci circonda -
a sinistra le case le loro mura alle spalle
                                                     e Io non sono più a lungo Io.


Maybe there will come a time in which you’ll accept     
to live deaf and mute, maybe
they’ll allow you to mumble: death
                                                and life
                                                resurrection
                                                and peace unto you.

Forse verrà un momento in cui accetterete
di vivere sordi e muti, forse
vi permetteranno di mugugnare: morte
                                                   e vita
                                                   resurrezione
                                                   e pace su di voi.

Dal vino delle palme alla quiete del deserto...et cetera
da bombe nascoste nelle preghiere dei monoteisti e degli infedeli...et cetera
da ferro che trasuda ferro e dissangua la carne
da campi che attendono grano, ed erba e mani di braccianti...et cetera
da mura che circondano i nostri corpi
                             e ci ricoprono di buio...et cetera
la leggende di un morto che annuncia la vita, che governa le nostre vite...et cetera
da parole che sono massacro        e massacro        e  squarci  nelle gole...et cetera
dalla oscurità alla oscurità alla oscurità
Respiro, tocco il mio corpo, cerco me stesso
e cerco te, lui, gli altri.

and I hang my death
between my face and this hemorrhage of talk...et cetera


ed appendo la mia morte
tra il  viso e questa emorragia di parole...et cetera


Voi vedrete -
                dite il suo nome
                dite che avete disegnato il suo viso
                stendete le braccia verso di lui
                oppure sorridete
                o ditemi che un tempo ero felice
                ditemi che  un tempo  invece ero triste
                vedrete:
                              qui non c'è nessuna patria.

L'assassinio ha cambiato la forma della città -  questa roccia
                                                                  è la testa di un bambino -
e questo fumo è stato respirato da polmoni di uomini.
Ogni cosa recita il proprio esilio...                un mare
                                                       di sangue - e cosa
vi aspettate in queste mattine se non che le loro arterie siano pronte a salpare
nella oscurità, nell' onda di marea del massacro?


Stay up with her, don’t let up—
she sits death in her embrace
and turns over her days
                                              tattered sheets of paper.
Guard the last pictures
of her topography—
she is tossing and turning in the sand...


Restate svegli con lei, non cedete-
lei siede morta nel suo abbraccio
e gira e rigira i suoi giorni
                                               fogli di carta  stracciati.
Custodite l' ultima immagine
della sua topografia -
lei gira e si rigira nella sabbia
in un oceano di scintille-
sui suoi corpi
stanno le macchie dei lamenti degli uomini.

Semi dopo semi sono stati gettati nella nostra terra -
 nei  campi che si nutrono delle nostre leggende,
custodite il segreto di questo sangue.

                                   I am talking about a flavor to the seasons
                                   and a flash of lightning in the sky
  
                                   Io parlo del profumo delle stagioni
                                   e del  lampo improvviso nel cielo


Tower  Square - ( una incisione mormora i suoi segreti
                                                           per bombardare i ponti...)
Tower Square - ( un ricordo cerca la sua forma
                                                         tra la polvere e il fuoco...)
Tower Square - ( un vasto deserto
                                              preferito dai venti e vomitato...da loro stessi...)
Tower Square - ( è magico
                                    vedere cadaveri / agitare braccia e gambe
                                    in un vicolo , e i loro fantasmi
                                    in un altro /  e sentirne i singhiozzi...)
Tower Square - ( Ovest ed Est
                            le forche sono pronte -
                            martiri, comandi...)
Tower Square - (  una fila
                 di carovane: mirra
                                            e gomma Arabica e muschio
                                                         e spezie che danno inizio alla festa...)
Tower Square - ( lascia che il tempo trascorra...
                                                    nel nome stesso del luogo)

- Cadaveri o distruzione,
                  è questa la vera faccia di Beirut?
- e cosa è questo? una campana? oppure un grido?
- Un amico?
- Sei tu? Benvenuto.
                  Sei partito? Sei tornato? Che notizie ci porti?
- Un vicino è stato ucciso.../

......................................................................................................

Un gioco /
- Hai tirato i dadi.
- Oh, solo una coincidenza /

                               ....................................................................

                                     Strati di tenebra
                                     e le parole trascinano altre parole.

                          



Foto Cuskun Aral
    Esistono sul Web  altre versioni della poesia, vedi

   http://www.diamandagalas.com/defixiones/the_desert.htm
                                          

                  







               

giovedì 15 marzo 2012

Vedete cosa capite di questa poesia di Andrea Zanzotto

Andrea Zanzotto (scomparso da poco) è stato un grande sperimentatore della poesia e della parola. In una intervista fattagli da Marco Paolini ha sostenuto che senza il paesaggio la psiche imploderebbe. Inoltre ha affermato che ha sofferto di depressione. Credo che la poesia che segue abbia a che fare con questo.

Esistere psichicamente

Da questa artificiosa terra-carne
esili acuminati sensi
e sussulti e silenzi,
da questa bava di vicende
- soli che urtarono fili di ciglia
ariste appena sfrangiate pei colli -
da questo lungo attimo
inghiottito da nevi, inghiottito dal vento,
da tutto questo che non fu
primavera non luglio non autunno
ma solo egro spiraglio
ma solo psiche,
da tutto questo che non è nulla
ed è tutto ciò ch'io sono:
tale la verità geme a se stessa,
si vuole pomo che gonfia ed infradicia.
Chiarore acido che tessi
i bruciori d'inferno
degli atomi e il conato
torbido d'alghe e vermi,
chiarore-uovo
che nel morente muco fai parole
e amori.

lunedì 12 marzo 2012

Lithium Dreams (White Sea) by Amy Beeder : Poetry Magazine

Salar de Uyuni /Credits Fabio Cuttica



 Sei versi possenti subito all' inizio della poesia,  non lasciano riprendere il fiato, ricordano Neruda ed il suo Cile aspro e lunare ( d' altronde non siamo lontanissimi, siamo in Bolivia, nel Salar de Uyuni, un grande lago salato dove giacciono le più grandi riserve di litio del mondo...):


             LITHIUM DREAMS                   


Once, volcanoes walked § talked like humans. Married.
             Quarreled § gave birth. When the beautiful Tunupa' s


husband ran away § took their only child she mourned:


she cried § stormed, her full breasts spilled until she made
              this sunken bed, a dry § ragged ice-white sea. Tears


§ milk. Salt. Silver liquor of the spirits, the winter tuber's pulp.



Una volta, i vulcani camminavano e parlavano cone gli umani. Si sposavano.
                 Litigavano e mettevano al mondo figli. Quando il marito della

bella Tunupa scappò e rapì il loro unico figlio, lei si mise a lutto:

pianse e si infuriò, il latte che colò dal  seno turgido creò
questo letto infossato,  questo mare bianco come il ghiaccio, secco e frastagliato. Lacrime

e latte. Sale. Argenteo liquore  degli spiriti, la polpa del tubero invernale...



Il resto della poesia non tiene il confronto, tranne forse dove dice 
" Lithium chloride
§ plain table salt under ocean crust; fossils § algae..."
comunque la trovate qua sotto :


Lithium Dreams (White Sea) by Amy Beeder : Poetry Magazine



Un eccezionale , per davvero, articolo proprio sui sogni al Lithio... The Solution: Bolivia’s Lithium Dreams Matthew Power on VQR on LIne

venerdì 9 marzo 2012

An Abandoned Factory, Detroit, Philip Levine





" Che cosa altro dovremo fare a parte chiudere? Giocare a pallone?. Io costruisco auto, se non le produco li', le produco da un'altra parte"


Sergio Marchionne, amministratore delegato FIAT




UNA FABBRICA ABBANDONATA, Detroit


I cancelli sono sbarrati,  protetti dalla barriera di filo spinato,
una autorità di ferro contro la neve,
e questo grigio monumento al buon senso
resiste alle stagioni. Teme  che le mani inattive,
la protesta, gli uomini che manifestano insieme, e la lenta
corrosione delle loro anime travolgeranno questa barriera.

Appena oltre, si intravedono, attraverso le finestre infrante,
 le grandi presse  che si fermarono  per sempre
e così rimasero, sospese in aria, sorprese
nel sicuro margine della eternità.
Le ruote di ghisa si sono fermate; si potrebbero contare i raggi
che il movimento rendeva sfuocati, i tiranti infranti dall' inerzia,

e valutare la perdita della energia dell 'uomo,
esperta e lenta, la perdita di anni,
il  graduale disfacimento della dignità,
Uomini che vissero entro queste fonderie, ora dopo ora;
nulla di quello che forgiarono è sopravvissuto  alla ruggine degli attrezzi
che avrebbero potuto servire a  suonare il loro elogio.





An Abandoned Factory, Detroit



The gates are chained, the barbed-wire fencing stands,
An iron authority against the snow,
And this grey monument to common sense
Resists the weather. Fears of idle hands,
Of protest, men in league, and of the slow
Corrosion of their minds, still charge this fence.

Beyond, through broken windows one can see
Where the great presses paused between their strokes
And thus remain, in air suspended, caught
In the sure margin of eternity.
The cast-iron wheels have stopped; one counts the spokes
Which movement blurred, the struts inertia fought,

And estimates the loss of human power,
Experienced and slow, the loss of years,
The gradual decay of dignity.
Men lived within these foundries, hour by hour;
Nothing they forged outlived the rusted gears
Which might have served to grind their eulogy.





giovedì 8 marzo 2012

What Work Is, Philip Levine


Domani 9 marzo 2012, la FIOM in piazza per la libertà del lavoro.

Non ho molto da aggiungere, se non questa poesia.

Non credo che nessun " Padrone" potrebbe mai scriverla: forse neppure capirla...



Tutti insieme  sotto la pioggia  in una lunga fila
aspettiamo  di fronte alla fabbrica Ford di Highland. Per il lavoro.
Sai che lavoro è - se sei abbastanza
vecchio per leggere questo, allora sai
che lavoro è, anche se non puoi farlo.
Lascia perdere.  Parliamo invece dell' attesa.,
mentre ci spostiamo da un piede all' altro.
Sotto una pioggia leggera come nebbia
fra i capelli , ti si annebbia la vista
finchè pensi di vedere tuo fratello
davanti a te,  dieci posti più avanti.
Strofini gli occhiali con le dita,
e naturalmente è il fratello di qualcun altro.
stretto nelle spalle più di te,
ma con lo stesso triste modo di ciondolare, il sorriso
che non riesce a nascondere l' ostinazione,
il triste rifiuto di arrendersi 
alla pioggia, alle ore di attesa sprecate,
al sapere che da qualche parte lì davanti
un uomo aspetta chi dirà , " No,
oggi non assumiamo", per qualsiasi
motivo lo desideri. Vuoi bene a tuo fratello,
ora all' improvviso puoi a malapena sopportare
l' amore che senti per tuo fratello,
che non è accanto a te, o dietro,
o poco più avanti, perchè lui sta a casa cercando
di recuperare il sonno di una notte miserabile
 di turno alla Cadillac, per potersi alzare 
prima di mezzogiorno per poter studiare Tedesco,
Lavora otto ore a notte per poter cantare
Wagner, la musica che tu odi di più,
la peggior musica mai  creata.
Da quanto tempo non hai  gli hai più detto
che lo amavi, da quanto non lo hai abbracciato,
non hai spalancato gli occhi e detto quelle parole,
e magari baciato sulle guance? Non hai mai fatto
qualcosa di così semplice, di  così ovvio,
non perchè sei troppo giovane o troppo stupido,
non perchè sei geloso oppure
incapace di piangere
di fronte ad un altro uomo , no,
è solo perchè tu non sai che lavoro è.










WHAT WORK IS






We stand in the rain in a long line
waiting at Ford Highland Park. For work.
You know what work is—if you’re
old enough to read this you know what
work is, although you may not do it.
Forget you. This is about waiting,
shifting from one foot to another.
Feeling the light rain falling like mist
into your hair, blurring your vision
until you think you see your own brother
ahead of you, maybe ten places.
You rub your glasses with your fingers,
and of course it’s someone else’s brother,
narrower across the shoulders than
yours but with the same sad slouch, the grin
that does not hide the stubbornness,
the sad refusal to give in to
rain, to the hours wasted waiting,
to the knowledge that somewhere ahead
a man is waiting who will say, “No,
we’re not hiring today,” for any
reason he wants. You love your brother,
now suddenly you can hardly stand
the love flooding you for your brother,
who’s not beside you or behind or
ahead because he’s home trying to
sleep off a miserable night shift
at Cadillac so he can get up
before noon to study his German.
Works eight hours a night so he can sing
Wagner, the opera you hate most,
the worst music ever invented.
How long has it been since you told him
you loved him, held his wide shoulders,
opened your eyes wide and said those words,
and maybe kissed his cheek? You’ve never
done something so simple, so obvious,
not because you’re too young or too dumb,
not because you’re jealous or even mean
or incapable of crying in
the presence of another man, no,
just because you don’t know what work is.







lunedì 5 marzo 2012

Dedico questa poesia di Umberto Saba a tutte le donne morte per mano di un uomo.





Le tre età della donna, particolare (Gustav Klimt)

DONNA

Quand'eri

giovinetta pungevi


come una mora di macchia. Anche il piede

t'era un'arma, o selvaggia.

Eri difficile a prendere.

Ancora

giovane, ancora

sei bella. I segni

degli anni, quelli del dolore, legano

l'anime nostre, una ne fanno. E dietro

i capelli nerissimi che avvolgo

alle mie dita, più non temo il piccolo

bianco puntuto orecchio demoniaco.

How to Get There, Philip Levine


Philip Levine ci prende per mano e ci porta nelle stradine di Brooklyn Heigts; niente grattacieli e negozi famosi qui: marciapiedi alberati, case a due piani, piccoli giardini.
 Una vita di quartiere sommessa e tranquilla,  una New York che non ti aspetti .
Pure, dalla "FireHouse"  Engine 205 Ladder 118 partirono   per l' inferno delle Torri Gemelle sei vigili che non tornarono mai più a Middagh Street.
 
  • Lt. Robert M. Regan, 48
  • Joseph Agnello, 35
  • Vernon Paul Cherry, 49
  • Scott Matthew Davidson, 33
  • Leon Smith, Jr., 48
  • Peter Anthony Vega, 36

Ora davanti alla Fire House rimane solo un mazzo di rose stente ed una cassetta, vuota o quasi, per le offerte. Brooklyn vuole dimenticare...?



.poetryfoundation.org/poetrymagazine/ How to Get There





Turn left off Henry onto Middagh Street
to see our famous firehouses, home
       of engine 205 and...



Gira a sinistra dopo Henry verso Middagh  Street
per vedere la nostra famosa caserma dei vigili del fuoco
con l' autopompa 205

e l' autoscala Hook § Ladder 118, ed anche
il mitico dipinto " Fuoco sotto
il ponte" che decora

le serrande ondulate. Il dipinto
mostra una enorme bandiera americana
mossa dal vento

and dwarfing the famous Brooklyn Bridge...

più in piccolo il famoso Ponte di Brooklyn
là dove si allunga per meglio
raggiungere il suo appiglio

su Manhattan. In lontananza  dei grattacieli
alquanto lugubri ed oltre i grattacieli
ancora un altro fiume.







A little deal table holds a tiny Amerian
flag - like the one Foreman held
       as he bowed to... 




Un tavolino di abete  accoglie una bandierina
Americana -  come quella che Foreman portava
quando si inchinò

per ricevere la medaglia d' oro alla Olimpiade del 68
Città del Messico - ; questa attuale bandiera è conficcata
in un vaso di rose

di serra , già scure sui bordi e quasi
sfiorite. C' è una scatola metallica per le offerte
con incisi i nomi

dei caduti durante gli ultimi incendi.
Dovresti smettere di scuotere la scatola -
non sono

affari tuoi -  sentirai solo un sussurro.
Forse le offerte sono
tutte tangenti

ones, fives, tens, twenties, or more likely
there are IOUs and the hearth 
     of Brooklyn...

un dollaro, cinque, dieci, venti, o più probabilmente
ci sono cambiali ed il cuore di
Brooklyn

è diventato freddo  per le troppe richieste.
Dietro il palazzo ed oltre
la strada, un uomo



A man sleeps on the sidewalk, an ordinary
man, somehow utterly spent,
he sleeps trough...


dorme sul marciapiede, un uomo
comune, completamente esausto,
 dorme in mezzo

ai soliti rumori di Brooklyn a mezzogiorno.
Accanto a lui un cane, un terrier,
tranquillo , con il muso

sulle zampe incrociate,  gli occhi marroni spalancati
e intelligenti. Tra l 'uomo  ed
il cane sta


una tazzina di plastica per le elemosine,
proprio accanto un ritratto di Gesù-
in realtà

una fotografia digitale a colori di Dio
nel fiore degli anni, con la toga e per quanto
barbuto



a picture of Jesus—
 actually, a digital, color photograph 
of the Lord in his prime, robed and though bearded
impossibly young and athletic, and - as always-
  alone
  

incredibilmente giovane ed atletico,e -
come sempre - solo. " Dona
quello che puoi",

dice a tutti coloro che passano,
un cartoncino scritto a mano. Se rimani
qui abbastanza a lungo

senza dare o ricevere  una miseria
il piccolo terrier chiuderà gli occhi.
Se rimani

qui abbastanza a lungo l' aria  si farà densa
di oscurità e di polvere e di gas
ed alla fine

di un buio senza stelle. Il giorno diverrà qualcosa
 che non si è mai vista prima , qualcosa a cui
io non so dare un nome.


  ...The day will become something
     it’s never been before, something for
          which I have no name.


sabato 3 marzo 2012

ΑΡΝΗΣΗ , IL RIFIUTO , Giorgos Seferis




GRECIA: 1967/ 2012 ?


un consiglio: avviate il video qui sopra, poi ,dopo qualche secondo, quello di Theodorakis appena sotto...
Στο περιγιάλι το κρυφό κι άσπρο σαν περιστέρι διψάσαμε το μεσημέρι· μα το νερό γλυφό. Πάνω στην άμμο την ξανθή γράψαμε τ' όνομά της· ωραία που φύσηξεν ο μπάτης και σβήστηκε η γραφή. Mε τι καρδιά, με τι πνοή, τι πόθους και τι πάθος, πήραμε τη ζωή μας· λάθος! κι αλλάξαμε ζωή.




Il colpo di stato dei Colonelli in Grecia nel 1967 precipita la nazione in una spirale di violenze e torture.
Il poeta Giorgos Seferis , ritiratosi in volontario isolamento, pronuncia alla BBC un discorso di totale condanna della Giunta:
I am a man without any political affiliation, and I can therefore speak without fear or passion. I see ahead of me the precipice toward which the oppression that has shrouded the country is leading us. This anomaly must stop. It is a national imperative.
 Quando Seferis muore, nel 1971, i suoi funerali si trasformano in una imponente manifestazione contro il regime: una folla immensa intona ΑΡΝΗΣΗ  ( Il Rifiuto)cui l' altro grande ribelle greco, Mikis Theodorakis, ha dato la sua struggente musica.
I funerali di Giorgos Seferis
La  giunta dei Colonnelli non trova di meglio che bandire la poesia.
 ΑΡΝΗΣΗ diventa l' inno della Resistenza greca.

Su di una spiaggia segreta
bianca come una colomba
morivamo di sete
ma l' acqua  era salata .
Sulla spiaggia dorata
scrivemmo il suo nome;
ma venne bella la brezza dal mare e cancellò le parole
Con quale spirito, quale animo,
quale desiderio e quale passione
afferrammo la nostre vite: un errore! Così cambiammo la nostre vite.. ***** *****   one version by Geoffrey Brock .  DENIAL, AFTER SEFERIS
.
The afternoon grew hotter
along our secret shore.
We thirsted in the glare
but couldn’t drink the water.
On golden sand we traced
your name beside the sea.
The wind came like a sigh;
our writing was erased.
How passionate our life,
how full of sex and song,
spirit and heart—how wrong!
And so we changed our life.
°°°°°°°°
_______________________________ Per chi vuole approfondireSeferis , note e traduzioni di Katerina Sarri Su PoetryFoundation un interessante articolo di Geoffrey Brock   http://www.poetryfoundation.org/poemcomment/243590                                           Sulla Grecia e sulla lingua greca  http://www.webtopos.gr/

giovedì 1 marzo 2012

BERNAL HILL by Randall Mann, trad.A Panciroli




Something has to give
We stand above it all.
Below, the buildings' tall
but tiny narrative.

The water's always near,
you say. And so are you,
for now. It has to do.
There's little left to fear.

A wind so cold, one might
forget tha winter's gone.
The city lights are on
for us, to us, tonight.



Qualcosa deve accadere.
Siamo al di sopra di tutto.
Sotto , l' altezza del palazzo
ma una narrazione  minuscola.

 L' acqua è sempre vicina,
dici. Così anche tu,
per ora. Si deve fare.
C'è poco da temere.


Un vento così freddo, da farci
dimenticare che l' inverno è lontano.
Le luci della città sono accese
per noi, solo per noi, stasera.