sabato 5 marzo 2011

GiuseppeCesaroPoeta, Frammenti

GiuseppeCesaroPoeta da molto tempo non scrive più sul suo blog, non so cosa sia gli sia accaduto e forse non lo voglio sapere.
 Qui alcuni frammenti dal suo blog http://giuseppecesaropoeta.splinder.com/



L'alba è su un muro
che un pittore ha dipinto di notte
in una terra giardino
ricca di stelle
e sembra al suo sguardo un istante eterno
come un minuscolo bacio
dato all'amata al parco di Parigi
in una giornata d'inverno
di una poesia di Prevert.



Un acquarello di GiuseppecesaroPoeta

Stamattina una artista di strada voleva una monetina e vendermi un ombrello visto che pioveva e usavoil giornale come copricapo.
anche mariana iocco mi ha sorriso -ma io sono sempre distratto nei miei pensieri.
in genere il giornale lo davo a cristina Peppe hai portato il giornale?-mi diceva in accento rumeno affettuoso-minaccioso.ora il bar è chiuso e c'è il custode.


                                 

tre acquerelli di GiuseppeCesaro
                                                                                            
                                                                                                           
                                                                                                                
                                                                                                    

Purtroppo è fallito il mio tentativo di coniugare il monocromo con
il dipinto" L'italia migliore".
Avevo usato un barattolo di acrilico giallo trasparente ma non
avendo
altro ed essendoci un barattolo di pittura ferrata nel ripostiglio
il tentativo è infino fallito.mi dispiace .ho gettato via il
cartellone.Lo sostituirò con delle mie scarpe di pezza blu.
Ho trovato
già il supporto.Una tovaglia.



LUNA SCHERZOSA


già da bambino
girando solo per la città
avevo tra le mani
dei ciottoli bianchi
che facevo volteggiare nell'aria
che diventava meno scura
bagnata come oggi dalla pioggia.
già allora clown triste
provavo a farti compagni
e a fare apparie alla tua finestra
fiori e stelle
con coriandoli e canzoni
che talvolta ti facevano ridere.
ma poi non ho mai davvero saputo parlare di affetto
o di storie confondendole
nella mia fantasia con le avventure delle notti
scomparse nelle aurore mai divenute albe
fatto il mio cuore prigioniero
d'implacabili ingranaggi del potere
e non mi rimaneva altro che trasformare tutto in gioco
anche le ferite
e non sapendo vivere le storie
ma ricordo che anche allora
mi fermavo luna scherzosa
a bere alle fontane
per ritrovare poi  nel sentiero la tua voce
che mi chiamava con sè

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