lunedì 21 febbraio 2011

Qual è il vostro rapporto con il tempo?

Questa poesia l’ho scritta il 26 gennaio 2010. Mi piace annotarmi il giorno in cui scrivo una poesia, anche perché ho sempre avuto poca memoria per le date. C

’è chi ricorda anno, giorno e persino ora di un qualche avvenimento che gli è capitato; per me, invece, il tempo è una spirale, un labirinto in cui è facile perdersi.

Ricordo poco della mia infanzia, ricordo poco di tutto. Non ricordo mai abbastanza…

What is your relationship with passing time?

I wrote this poem on the 26th of January 2010. I usually take a note of the day in which I write a poem because I can’t remember dates.

Do you remember the facts of your life? Can you put them in their chronological order?

I can’t. I remember very little and when I do it, I can’t put the facts in their appropriate place. For me passing time is a labyrinth into which it’s easy to lose oneself.

And for you?

26.01.10

Inconsistentemente

Tutto è così privo di senso.

Se tutto è fatto per passare

a qual fine mi dovrei sforzare

di capire

di andare avanti e indietro con la mente

collegando il passato col presente

se niente serve a niente.

Se niente serve a niente

l’alitare della morte sulla mente

persistente e impertinente

è fatto per durare e per mostrare

che niente serve a niente.

Tutto quello che oggi a me appartiene

un giorno, prima o poi, dovrò lasciare

può darsi che a dettarmi le parole

che qui leggete

sia il mio ascendente

o uno stato momentaneo della mente

ma ciò che so

è che niente serve a niente.

Persino la parola a me sembra inconcludente

in quanto del tutto inconsistente

a fronte del nonsense del presente.

Prendi ciò che puoi che tanto poi

andartene dovrai dal tuo presente.

Vai avanti impertinente

ma tienlo bene a mente. (Poesia di Ipazia)

2 commenti :

  1. Ma che te sei fumata, impertinente?
    Na' stecca de morocco, gnente, gnente?

    Notte,Ipa

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  2. For when my outward action doth demonstrate
    The native act and figure of my heart
    In compliment extern, 'tis not long after
    But I will wear my heart upon my sleeve
    For daws to peck at: I am not what I am.

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