martedì 17 luglio 2012

SNOWY MORNING BLUES by Charles Simic, trad A.Panciroli

The translator is a close reader
He wears thick glasses
As he peers out the window
At the snowy fields and bushes
That are like a sheet of paper
Covered with quick scribble
In a language he knows well enough
WIthout knowing any words in it.

Only what the eyes discern
And the heart intuits of its idiom
So quiet now, not even faint
Rustle of a page being turned
In a white and wordless dictionary
For the translator to avail himself
Before whatever words are there
Grow obscure in the coming darkness.

Il traduttore è un lettore attento
Porta occhiali dalle lenti spesse
Mentre guarda fuori dalla finestra
la neve che copre i campi ed i cespugli
che sono come un foglio di carta
ricoperto di scarabocchi
in un lingua che conosce  abbastanza bene
senza saperne una sola parola


Se non quello che gli occhi  distinguono
ed il cuore intuisce dal suo idioma
E' così silenzioso ora,  neanche il lieve
fruscio di una pagina girata
in un dizionario  bianco e senza parole
di cui il traduttore possa servirsi
prima che qualunque altra parola là dentro
diventi più oscura all'arrivo del buio.



Cfr. con la traduzione di Nicola Gardini in http://ottantanovenuvole.blogspot.it/2012/05/snowy-morning-blues-by-charles-simic.html

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