mercoledì 25 luglio 2012

AL ESPEJO, JORGE LUIS BORGES

Por qué persistes, incesante espejo?
¿Por qué duplicas, misterioso hermano,
el menor movimiento de mi mano?
¿Por qué en la sombra el súbito reflejo?

Eres el otro yo de que habla el griego
y acechas desde siempre. En la tersura
del agua incierta o del cristal que dura
me buscas y es inútil estar ciego.

El hecho de no verte y de saberte
te agrega horror, cosa de magia que osas
multiplicar la cifra de las cosas

que somos y que abarcan nuestra suerte.
Cuando esté muerto, copiarás a otro
y luego a otro, a otro, a otro, a otro…







Perché perseveri incessante specchio?
Perché duplichi, misterioso fratello,
Il minimo gesto della mia mano?
Perché nell´ombra l' improvviso riflesso?

Sei l´altro io di cui parla il greco
E da sempre mi tendi agguati. Nella luce
dell' acqua incerta o del cristallo che dura
Tu mi cerchi ed è inutile essere cieco.

Il fatto di non vederti e, tuttavia, di conoscerti
 Ti aggiunge solo orrore , magìa che osi
Moltiplicare la cifra delle cose

Che siamo e che  circondano il nostro destino.
Quando sarò morto, copierai un altro 
E poi un altro, un altro, un altro, un altro ...
***
Non sono riuscito a trovare l'autore della traduzione ( che ho solo leggermente modificato); se qualche lettore ne è a conoscenza  pregherei di farmelo conoscere.

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